29 agosto 2012

Stordirsi con fragranze profumate

"Mamma vado da Acqua&Sapone che mi serve la spuma per i ricci..."
"Ok, prendimi anche lo Smack acciaio per la cucina"
"Ok, addopo!"
* Un'ora più tardi faccio il mio ingresso trionfale a casa, ammantata da almeno quattro tipi diversi di profumi che mi sono provata sulle braccia *
"Ma che cosa hai preso? Cos'è quella borsa piena?!"
Con ghigno soddisfatto estraggo come da un magico cilindro: docciaschiuma tè rosso&yuzu, docciaschiuma ambra indiana, docciaschiuma ambra&zafferano, spuma per ricci voluminizzante, crema anticrespo, deodorante ai sali del mar Morto, crema corpo vaniglia&tè verde, scrub corpo esfoliante, crema idratante all'olio di Argan. 
"... e lo Smack??"
"..."
"..."
"Dài, meno roba chimica che rimane appiccicata alle pareti del rubinetto e quindi all'insalata che mettiamo in ammollo!"
"... vogliamo parlare della roba chimica che finirà dritta nel tuo corpo attraverso la pelle? E comunque tu non eri quella che doveva risparmiare per le vacanze?"
"Appunto. Mica scema. Guarda che ho pagato con i soldi che mi hai dato tu!"
"..."

Bonjour à tout le monde! ^__^

24 agosto 2012

Vis.

Le parole che si affollano nella testa e sbattono e rimbalzano e si azzuffano e si artigliano ai sentimenti così forte così forte così forte ti senti scoppiare.
E poi davanti a un foglio bianco non ti esce nulla. Non una sillaba. Tutto in gola tutto sullo stomaco, peso morto sul cuore.
Scavare dentro di me per trovare le forze e la sensibilità, mordermi la lingua per zittirmi quando quelle parole prima mute vorrebbero riversarsi fuori in modi e tempi inopportuni. 
La rabbia nel sentire che non è giusto, e l'inadeguatezza che si prova quando si vedono occhi amati roteare con aria di sufficienza e fastidio.
Ecco che non dovrebbe essere così, ecco che mi trovo in bilico tra due tipi diversi di amore, due tipi diversi di sofferenza. Ehi sono qui anche io, guardami, guardami, ho bisogno di te anche io. Vorrei urlare. 
Invece si fa la conta delle difese rimaste e si pensa di poter resistere ancora un po'. Ma a fingere non sono mica brava, a stare in silenzio un po' di più. Mi si chiede di parlare e di essere sorridente che non c'è nulla che non va, ma chi lo vede il fiume sotterreano che è in piena? 
Che sono stanca stanca stanca, e non è il caldo. E' che le energie vengono risucchiate da questo goffo tentativo di finzione, ma quando sono sola metto le mani nei capelli e mi chiedo a che pro, e se c'è un vantaggio non è di certo a mio beneficio. E' giusto questo? 

Poi sento l'urlo di un bambino che piange fuori casa, un bambino che adoro e che adesso sembra proprio disperato, ma che d'improvviso si zittisce. A lui basta poco: il bacio della nonna e il suo triciclo, e gli occhioni blu tornano sereni. Sorrido, e mi sorprendo di questo sorriso inaspettato proprio ora. 

E' non-sense, per voi. Ha fin troppo senso, per me.

8 agosto 2012

Le drammariche conseguenze

Ritornare allo sport che per tre anni ha sostenuto la tua sicurezza e che negli ultimi mesi hai trascurato è un po' come tornare da un amante amato e tradito. Cerchi di blandirlo, e lui gira le spalle. Cerchi di essere dolce, e lui è implacabile. 
Non dovevo smettere di correre, perché adesso mi sento un po' sconfitta. Ho fatto con estrema fatica i 6 km di stamattina: ci ho messo quasi 40 minuti, e né le gambe né il fiato hanno risposto come volevo. D'altronde ho preteso che queste otto-dieci settimane praticamente senza corsa, a parte rarissime eccezioni, non incidessero sull'allenamento. 
Non sono un'atleta, ci sono ben lontana, quindi se dico che "sono fuori forma" non aspettatevi che dietro questo blog si nasconda una vera sportiva con physique du role che ultimamente si è adagiata sugli allori. Semplicemente, mi piace correre: la corsa mi ha permesso di allontanarmi da una me che non mi piaceva affatto, e di crearmene una nuova. Negli ultimi mesi ho progressivamente rallentato il ritmo: fa caldo, non mi sento tanto in forze, se vado in piscina è la stessa cosa, non ho tempo, blablabla. Così adesso non solo ho due-tre kg in più* che sulla velocità e sulla resistenza si sentono -eccome se si sentono!-, ma ho anche più rigidità muscolare e meno flessibilità (fare stretching e non riuscire ad allungare il busto come al solito è stato traumatico). 
Mia mamma dice: certo che se ti rimetti a correre alle 7 del mattino nei giorni più caldi dell'anno prima di fare colazione, ci credo che il tuo corpo reagisce male. 
Vero. Ma una che ha corso ininterrottamente per più di tre anni sa quando il corpo "non è perfettamente reattivo" e quando un allenamento "è un disastro totale, assolutamente non all'altezza di quello su cui hai lungamente lavorato". 
Comunque, la determinazione non manca: ci ho pensato mentre ero sotto la doccia. Non corro più per dimagrire, e non corro più per scappare da me stessa: corro per quella sensazione di onnipotenza che si prova ogni volta che si aggiunge all'allenamento quel chilometro in più, quei cinque minuti in più, quel ritmo più veloce anche solo per uno scatto. Corro per vedere nei campi le stagioni che cambiano, la pioggerillina di ottobre cadere e il sole di agosto alzarsi nel cielo -come stamattina.
C'è da ricominciare come se partissi da zero: tonificazione, stretching, postura, fiato. Progressione e riposo negli allenamenti. Tenere monitorati i battiti, non strafare ma forzarsi quando si sa che si riesce. 
La cosa più difficile è motivare se stessi. Per fortuna "running releases so much more than just sweat".

  
* Qualuno è riuscito nel suo malefico intento di farmi ingrassare. Vedrai, vedrai tra qualche mese come sarò in forma! Altro che chiedermi se sono pronta alla prova-costume giusto per indispettirmi :P

5 agosto 2012

Ma un musetto così?

Se volessi veramente essere una di quelle ragazze un po' troppo svenevoli, stasera mi sarei fatta la doccia con il bagnoschiuma che ha usato lui, anche se ha una profumazione da uomo. Solo per sentirlo un po' più vicino di quanto non sia, solo per portarlo nelle fibre del cotone della mia maglietta-pigiama taglia XXL.
Ma forse un po' svenevole lo sono... Giusto un pizzico.

(Per continuare sulla linea del nostro zoo personale, dopo il coniglietto e il gufo, adesso voglio un ghepardo. Temo che la questione mi stia sfuggendo di mano.)