8 agosto 2012

Le drammariche conseguenze

Ritornare allo sport che per tre anni ha sostenuto la tua sicurezza e che negli ultimi mesi hai trascurato è un po' come tornare da un amante amato e tradito. Cerchi di blandirlo, e lui gira le spalle. Cerchi di essere dolce, e lui è implacabile. 
Non dovevo smettere di correre, perché adesso mi sento un po' sconfitta. Ho fatto con estrema fatica i 6 km di stamattina: ci ho messo quasi 40 minuti, e né le gambe né il fiato hanno risposto come volevo. D'altronde ho preteso che queste otto-dieci settimane praticamente senza corsa, a parte rarissime eccezioni, non incidessero sull'allenamento. 
Non sono un'atleta, ci sono ben lontana, quindi se dico che "sono fuori forma" non aspettatevi che dietro questo blog si nasconda una vera sportiva con physique du role che ultimamente si è adagiata sugli allori. Semplicemente, mi piace correre: la corsa mi ha permesso di allontanarmi da una me che non mi piaceva affatto, e di crearmene una nuova. Negli ultimi mesi ho progressivamente rallentato il ritmo: fa caldo, non mi sento tanto in forze, se vado in piscina è la stessa cosa, non ho tempo, blablabla. Così adesso non solo ho due-tre kg in più* che sulla velocità e sulla resistenza si sentono -eccome se si sentono!-, ma ho anche più rigidità muscolare e meno flessibilità (fare stretching e non riuscire ad allungare il busto come al solito è stato traumatico). 
Mia mamma dice: certo che se ti rimetti a correre alle 7 del mattino nei giorni più caldi dell'anno prima di fare colazione, ci credo che il tuo corpo reagisce male. 
Vero. Ma una che ha corso ininterrottamente per più di tre anni sa quando il corpo "non è perfettamente reattivo" e quando un allenamento "è un disastro totale, assolutamente non all'altezza di quello su cui hai lungamente lavorato". 
Comunque, la determinazione non manca: ci ho pensato mentre ero sotto la doccia. Non corro più per dimagrire, e non corro più per scappare da me stessa: corro per quella sensazione di onnipotenza che si prova ogni volta che si aggiunge all'allenamento quel chilometro in più, quei cinque minuti in più, quel ritmo più veloce anche solo per uno scatto. Corro per vedere nei campi le stagioni che cambiano, la pioggerillina di ottobre cadere e il sole di agosto alzarsi nel cielo -come stamattina.
C'è da ricominciare come se partissi da zero: tonificazione, stretching, postura, fiato. Progressione e riposo negli allenamenti. Tenere monitorati i battiti, non strafare ma forzarsi quando si sa che si riesce. 
La cosa più difficile è motivare se stessi. Per fortuna "running releases so much more than just sweat".

  
* Qualuno è riuscito nel suo malefico intento di farmi ingrassare. Vedrai, vedrai tra qualche mese come sarò in forma! Altro che chiedermi se sono pronta alla prova-costume giusto per indispettirmi :P

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